PACE E GIOIA!

Pace e gioia a voi! Ai gruppi del martedì!

Pace e gioia ai 1000 giovani che ogni anno passano davanti ai vostri occhi, ai vostri cuori, alle vostre menti!

            8.12.2019                                             Ciao Giorgio

Sono le parole conclusive di una lettera che Giorgio ci aveva consegnato a fine 2019, quando le condizioni di salute non gli avevano consentito di partecipare agli incontri del martedì a Casa Gioventù, insieme ai giovani.

Giorgio ha raggiunto ieri la Casa del Padre dopo un lungo periodo di sofferenza; pace e gioia, nonostante tutto: ha sempre accolto così i giovani anche negli ultimi mesi, quando la malattia rendeva ormai molto difficili anche le relazioni.

Ci ha accompagnato con la sua testimonianza di fede, di povertà realmente evangelica, di umiltà, in tutti questi anni, soprattutto negli ultimi trenta anni.

Altri ricorderanno nel dettaglio il suo inscindibile rapporto con il prof. La Pira, la sua vita pubblica in Italia e all’estero, il tenace impegno nella costruzione di quei “ponti di unità e pace” che hanno costituito il filo rosso della sua vita.

Eppure è proprio da questo impegno di una vita che nasce il legame con i giovani sempre più profondo e attento con il passare degli anni, con il desiderio, talvolta espresso anche pubblicamente, di dedicare ogni forza a trasmettere ed a far vivere quelle intuizioni e quel patrimonio di idee che il rapporto con il prof. La Pira gli aveva lasciato.

Ci ha accompagnato negli anni complessi prima e dopo la morte di Pino, aiutandoci a tener ferme ed a far progredire quelle relazioni con il mondo dell’est e della Russia in particolare prima, anche con il medio oriente dopo, che nascevano nel solco di quanto aveva tracciato il professore e da lui ostinatamente curato e fatto progredire.

Il campo internazionale a La Vela, i viaggi in Russia, erano i momenti in cui lo vedevi letteralmente rinascere, in cui quasi miracolosamente passavano tutti i malesseri che lo hanno accompagnato negli anni. L’ultimo suo viaggio in Russia, con una delegazione di giovani, è stato probabilmente nel 2005: sono qui perché poi possiate continuare da soli.    

Dopo, le tanti estati ad accogliere a La Vela i giovani ospiti dall’estero, continuando una presenza divenuta ormai abituale, con l’affetto, la disponibilità al colloquio, il senso dell’amicizia impareggiabile, la pazienza di ripartire sempre, nonostante “le anse”. La preparazione culturale immensa e la capacità di lettura della situazione internazionale che lo rendeva uno dei più profondi interpreti di quello che stava avvenendo nel modo. Gioiva dei successi, ci aiutava a leggere in profondità anche segni che talvolta non comprendevamo.    

Giorgio però non era un ospite straordinario nella vita dell’Opera.

In questo cammino la sua gioia più grande, più volte espressa con l’incoraggiamento a continuare, è stato forse il vedere che l’attività dell’Opera continuava e progrediva, insieme ai giovani, approfondendo e intensificando la collaborazione e, ancor di più, la comunione, con tutta la famiglia lapiriana fiorentina. C’era sempre e c’era ogni martedì insieme ai giovani, sempre gioioso, sempre attento, stando dentro quegli incontri anche solo partecipando alla celebrazione eucaristica che li avvia.

Ecco il suo lascito: continuare con i giovani. Nella pace, nella gioia.

Grazie Signore per il dono della sua vita. 

La salma di Giorgio sarà da domani alle cappelle del commiato della Pieve di Rifredi.

Il funerale sarà lunedì, sempre alla Pieve di Rifredi, alle 15.30. Sarà presieduto dal card. Gualtiero Bassetti

Intervista a Giorgio in occasione dei cinquanta anni del Villaggio La Vela. Giugno 2005.