Pino Arpioni (Empoli, 1924 – Firenze, 2003)

Giuseppe Arpioni, da tutti conosciuto come Pino, è una delle figure più luminose del laicato toscano del Novecento. Fortemente provato dalla dura esperienza della guerra, al ritorno dalla Germania decide di dedicare tutta la sua vita all’educazione dei giovani.

Da Presidente della Giac (Gioventù italiana di Azione cattolica) di Empoli inizia nel 1946 a organizzare campi-scuola estivi sulla Montagna Pistoiese. Dal 1949 ha incarichi regionali nella Giac e nel 1950 organizza i campi-scuola a Monte Cocco. In quell’anno diventa delegato regionale Giac. Nel 1951 viene eletto consigliere comunale e il Sindaco La Pira gli affida i cantieri di lavoro. Verrà rieletto anche nel 1956, nel 1960 e nel 1964 e sarà assessore nella seconda e terza Giunta La Pira. Nell’estate 1952 organizza in tenda a Cavo (Isola d’Elba) il primo campo-scuola al mare, esperienza poi ripetuta nel 1953 a Villa Bensa, sempre al Cavo e nel 1954 e 1955 a Quercianella.

Nel 1954 costruisce il Villaggio «Il Cimone» di Pian degli Ontani e nel 1955 «La Vela» a Castiglion della Pescaia. Dopo il dimissionamento da delegato regionale, nell’ottobre del 1956, continua la sua attività di campi-scuola a servizio dei giovani delle Diocesi toscane e nel 1959 dà vita all’Associazione Opera villaggi per la gioventù. Nello stesso anno apre a Firenze «Casa Gioventù», per studenti universitari.

Nel 1970 accoglie nella sede dell’Opera il professor Giorgio La Pira, che vi rimarrà fino alla morte, nel 1977. Due anni più tardi l’Associazione, diventata Opera per la gioventù «Giorgio La Pira», inizia la prima di una serie di esperienze ecumeniche portando a Londra 120 giovani, guidati dal card. Giovanni Benelli, con incontri che riaprirono il dialogo tra la Chiesa cattolica e quella anglicana. Nel 1984 Pino porta i suoi giovani in Urss a 25 anni dallo storico viaggio di Giorgio La Pira e nel 1988 a Fatima. I campi-scuola dell’«Opera» si aprirono così a presenze straniere, soprattutto russe, greche e portoghesi. Nel novembre 2003, mentre Pino è ricoverato in ospedale, dove morirà il 3 dicembre, si tiene il primo pellegrinaggio dei giovani dell’Opera in Terra Santa e dall’estate successiva partecipano al Campo internazionale a «La Vela» anche giovani israeliani e palestinesi.

Il 24 novembre 2000, il Consiglio comunale di Cutigliano delibera di conferire a Pino la cittadinanza onoraria che gli viene consegnata con una cerimonia pubblica, nel Palazzo comunale, il 16 giugno 2001. Già diversi Comuni toscani gli hanno intitolato strade.