«La Terra è la nostra casa comune. Durante il Campo Internazionale, noi giovani provenienti da tutto il mondo abbiamo sperimento il signi cato di camminare sulla stessa Terra. Proveniamo da Angola, Bolivia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Russia, Ucraina e dopo aver condiviso dieci giorni a La Vela, abbiamo compreso che, se vogliamo andare veloci, dobbiamo andare soli, ma se vogliamo andare lontano, dobbiamo camminare insieme». Si apre così il Documento Finale del Campo Internazionale 2016, che è stato organizzato dall’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira. Oltre 120 giovani, provenienti da 10 paesi hanno condiviso 10 giorni di vita comunitaria presso il Villaggio “La Vela” a Castiglione della Pescaia dal 5 al 16 agosto scorso.

Da anni ormai l’Opera propone a giovani italiani e stranieri un’esperienza di dialogo interculturale, ma prima e soprattutto ecumenico ed inter-religioso. L’ipotesi di lavoro è chiara: costruire, attraverso relazioni di amicizia informali tra i fratelli cristiano cattolici ed ortodossi, ebrei, e musulmani piccoli ma solidi ponti di pace, incamminandosi il sentiero di pace profetizzato da Isaia:
«Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra» (Isaia 2, 4).

Questo piccolo ma convinto strumento di pace assume, oggi, un signi cato ancor più grande ed attuale: in un momento in cui il dialogo e la convivenza sembrano talvolta impraticabili, in cui per no l’abbigliamento balneare diventa motivo di divisione, sospetto e paura, in cui da più parti si grida allo “scontro tra culture” e “scontro tra religioni”, esperienze come quella del Campo Internazionale vogliono essere un piccolo ma convinto segno di speranza in un mondo in cui tutto sembra andare al contrario: dal dilagare del terrorismo al montare dei populismi e movimenti xenofobi in tante parti d’Europa. L’obiettivo non è certo quello di risolvere con itti o elaborare complesse ed ampie soluzioni politiche, quanto quello di offrire la possibilità di sperimentare ed apprezzare l’umanità e la diversità dell’altro, che spesso è catalogato addirittura come “nemico”, attraverso la condivisione comunitaria di tutti i momenti della giornata, dai pasti, passando per i momenti di gioco e ri essioni, ai momenti di preghiera.
Come ogni anno, i partecipanti hanno ri ettuto e si sono confrontati su un tema speci co; quest’anno in particolare, sono stati approfonditi i temi legati all’ambiente e ai cambiamenti climatici, con l’aiuto di alcuni esperti del settore e attraverso confronti e dibattiti.
Innanzitutto, i partecipanti si sono soffermati sulla grande responsabilità di ciascuno nella cura del creato, attraverso scelte di consumo consapevoli e sostenibili. In questo, un ruolo fondamentale è giocato da una corretta formazione e informazione dell’impatto ambientale, anche a lungo termine, dei nostri stili di vita.
Naturale conseguenza di questa grande responsabilità personale è una, ancor più grande, responsabilità collettiva, politica nei confronti della terra che ci è stata donata. Pertanto i partecipanti si sono confrontati sul ruolo tanto delle politiche locali per l’ambiente quanto della cooperazione internazionale, cercando di comprendere i risultati e le aspettative dopo gli accordi COP21 siglati a
Parigi nel novembre 2015.
In ne, con l’aiuto di esponenti delle tre religioni abramitiche, i temi ambientali sono stati declinati ed approfonditi attraverso un fruttuoso dialogo inter- religioso, cercando di cogliere i fondamenti spirituali comuni della nostra responsabilità verso il creato: un dono del Creatore all’umanità intera, con cui l’umanità è chiamato a vivere in equilibrio ed armonia, come custode e coltivatore devoto.

Anche quest’anno, il Campo Internazionale, seguendo le straordinarie testimonianze di vita di Pino Arpioni e Giorgio La Pira, è stato un laboratorio di pace, amicizia e fratellanza tra gli uomini; un segno piccolissimo che quasi si perde nel frastuono della paura, delle guerre e del troppo sangue versato; un piccolissimo segno che però, in questo nostro tempo di dif denza e paura, diventa un umile ma convinto grido di speranza lanciato alla Chiesa e al mondo.

Fate politica!

Momento particolarmente importante ed intenso del Campo è stato la partecipazione all’Udienza Generale di Papa Francesco di mercoledì 10 agosto. In quell’occasione il Papa, dopo aver salutato i giovani dell’Opera provenienti da tutto il mondo, li ha esortati ad impegnarsi in politica «come La Pira vi ha insegnato» nella certezza che tale impegno rappresenti «la più alta forma di carità», riprendendo la famosa espressione di Paolo VI.

Tredici partecipanti al campo provenienti da diverse nazionalità e appartenenti a diverse fedi religiose hanno avuto, in ne, la possibilità di salutare personalmente Papa Francesco.

PROGRAMMA CAMPO INTERNAZIONALE 2016
Venerdì 5 agosto: arrivo dei partecipanti Italiani e stranieri al Villaggio “La Vela”. Oltre 100 i giovani, provenienti da 10

Paesi, che quest’anno hanno partecipato al Campo Internazionale.

Sabato 6 agosto: incontro introduttivo al tema del campo “Camminare la Terra. Custodire la casa comune”.

Domenica 7 agosto: dopo la celebrazione della S. Messa al mattino, nel pomeriggio il prof. Andrea Masullo, consulente del Ministero delle Politiche Ambientali, parla del rapporto tra Uomo ed Ambiente, della sua evoluzione storica e del suo significato valoriale.

Lunedì 8 agosto: incontro con Giuseppe Onufrio, diretto esecutivo di GreenPeace Italia, che condivide la propria esperienza di attivismo ambientalista con i partecipanti.

Martedì 9 agosto: incontro con Tatiana Zonova, professoressa di Relazioni Internazionali presso MGIMO, che ripercorre la storia degli accordi internazionali in materia ambientale e climatica. Nel pomeriggio, Federica Fratoni, Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, porta il suo saluto ai partecipanti.

Mercoledì 10 agosto: l’intero gruppo dei giovani partecipa all’udienza di Papa Francesco a Roma. Durante il saluto di una piccola delegazione dopo la fine dell’udienza, Papa Francesco ha esortato i partecipanti e l’Opera a continuare quest’esperienza di pace e di «impegnarsi nella politica alta, come ha fatto La Pira».

Giovedì 11 agosto: incontro con Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, che introduce ai partecipanti la figura del prof. La Pira, soffermandosi in modo particolare sul ruolo fondamentale, ieri come oggi, del negoziato come mezzo di risoluzione dei conflitti. A seguire i giovani hanno la possibilità di confrontarsi anche con Massimo Toschi, consigliere per le relazioni internazionali del Presidente della Regione Toscana.

Venerdì 12 agosto: incontro di dialogo interreligioso sulle tematiche ambientali. Hanno partecipato don Paolo Tarchi, sacerdote cattolico; Andrej Bartov, monaco ortodosso; Izzedin Elzir, Imam di Firenze e Presidente UCOOI e Hulda Liberanome della Comunità Ebraica di Firenze.

Lunedì 15 agosto: i partecipanti hanno redatto ed approvato il Documento Finale del Campo.

Venerdì 5 agosto: arrivo dei partecipanti Italiani e stranieri al Villaggio “La Vela”. Oltre 100 i giovani, provenienti da 10

Paesi, che quest’anno hanno partecipato al Campo Internazionale.

Sabato 6 agosto: incontro introduttivo al tema del campo “Camminare la Terra. Custodire la casa comune”.

Domenica 7 agosto: dopo la celebrazione della S. Messa al mattino, nel pomeriggio il prof. Andrea Masullo, consulente del Ministero delle Politiche Ambientali, parla del rapporto tra Uomo ed Ambiente, della sua evoluzione storica e del suo significato valoriale.

Lunedì 8 agosto: incontro con Giuseppe Onufrio, diretto esecutivo di GreenPeace Italia, che condivide la propria esperienza di attivismo ambientalista con i partecipanti.

Martedì 9 agosto: incontro con Tatiana Zonova, professoressa di Relazioni Internazionali presso MGIMO, che ripercorre la storia degli accordi internazionali in materia ambientale e climatica. Nel pomeriggio, Federica Fratoni, Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, porta il suo saluto ai partecipanti.

Mercoledì 10 agosto: l’intero gruppo dei giovani partecipa all’udienza di Papa Francesco a Roma. Durante il saluto di una piccola delegazione dopo la fine dell’udienza, Papa Francesco ha esortato i partecipanti e l’Opera a continuare quest’esperienza di pace e di «impegnarsi nella politica alta, come ha fatto La Pira».

Giovedì 11 agosto: incontro con Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, che introduce ai partecipanti la figura del prof. La Pira, soffermandosi in modo particolare sul ruolo fondamentale, ieri come oggi, del negoziato come mezzo di risoluzione dei conflitti. A seguire i giovani hanno la possibilità di confrontarsi anche con Massimo Toschi, consigliere per le relazioni internazionali del Presidente della Regione Toscana.

Venerdì 12 agosto: incontro di dialogo interreligioso sulle tematiche ambientali. Hanno partecipato don Paolo Tarchi, sacerdote cattolico; Andrej Bartov, monaco ortodosso; Izzedin Elzir, Imam di Firenze e Presidente UCOOI e Hulda Liberanome della Comunità Ebraica di Firenze.

Lunedì 15 agosto: i partecipanti hanno redatto ed approvato il Documento Finale del Campo.